mercoledì 23 luglio 2014

Ancora su amore, privacy, sospetti e tradimenti

Non condivido una parola di quello che rispondi a Camilla. Parlo per esperienza diretta, se il suo ragazzo ha controllato il suo profilo facebook significa che già sospettava qualcosa e se sospettava qualcosa significa che Camilla gli aveva dato motivo di sospettare. Oggi si controlla facebook, ieri si andava a cercare nelle tasche delle giacche, si odorava in cerca di profumi nascosti, si cercavano le cicche di sigarette nei portacenere delle auto o le macchie di rossetto sui vestiti. Se c'è motivo di sospettare, si controlla. Punto e basta.
Ho scoperto il mio ex andando a "ficcanasare" nella sua email lasciata aperta e non l'ho fatto per morbosità ma perché da mesi avevo la certezza ma senza prove che qualcosa non andasse. È esecrabile il controllo o è più esecrabile tradire la fiducia del tuo partner?
La fai facile caro postino con le tue formule assolutorie che giustificano tutto! Non mi passa neanche per la testa di accusare Camilla di alcunché,  ma non puoi dirle "va a letto con il tuo ex perché così il tuo compagno ha un motivo reale per essere geloso"!!!
Il suo compagno per essere geloso deve amarla. Se ha sbagliato a invadere la sua privacy, l'ha fatto unicamente perché temeva che lei potesse allontanarsi da lui. La risposta che avresti dovuto dare, caro postino,  è ben altra...
Francesca76


Cara Francesca76, tu parli da donna ferita, direbbe Marco Ferradini. La tua risposta è chiara, logica, di buonsenso direi. Ma è proprio il buonsenso che uccide la coppia; il buonsenso e il matrimonio, cioè la fine dell'amore-passione.
Tu avevi da mesi non il sospetto, ma addirittura,  così scrivi, la certezza che il tuo compagno ti tradisse. E sei andata quasi a colpo sicuro. Forse avresti potuto fare a meno perfino di "ficcanasare" nel suo profilo facebook.
Ammetti che c'è una qualche differenza con la situazione di Camilla? Lei aveva chiacchierato col suo ex, tu avevi la certezza che il tuo uomo ti stesse tradendo. Nel tuo caso, il fatto che tu abbia controllato facebook è solo la conclusione di una stagione di "certezze", direi assolutamente marginale rispetto all'intera vicenda: lo hai scoperto grazie a facebook, ma sarebbe potuto accadere in cento altri modi. Eravate alla fine, forse lui stesso te lo avrebbe rivelato.
Nel caso di Camilla è intrusione nella privacy di una persona che vive accanto a te da tre anni, è non rispetto della tua compagna, è scarsa o nulla considerazione dei sentimenti e della vita privata altrui. Sì, perché dobbiamo ammettere che anche nel rapporto amoroso e nella convivenza,  rimane il diritto a una vita privata, rimane il diritto a un segreto, il diritto ai sogni, il diritto a pensare cose che non diresti mai. Rimane anche il diritto di parlare col tuo ex e il diritto a non essere spiati su Facebook.
Se una persona arriva a controllare la posta, facebook, i siti visitati dal partner come se fosse un suo figlio minorenne che va controllato e tutelato, vuol dire che non ha ben chiara come dovrebbe essere una relazione a due  oppure che quella relazione è alla fine.
Chi mai vorrebbe in casa un marito o una moglie, o un fidanzato o una fidanzata, che sentissero il bisogno di trasformarsi in agenti della Stasi per assicurarsi la fedeltà del partner?

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